La camera nuziale
Il bellissimo soffitto a lacunari è stato qui ricostruito dopo esser stato tolto dal più antico Santuario della Beata Vergine del Rosario; è opera della metà del XVII secolo.
Il camino a cariatidi è della fine del XVI secolo, mentre il letto ed i mobili sono della seconda metà del seicento.
Il ricco arredamento della stanza ne fa un luogo singolare e pieno di fascino, sottolineato dalle presenze femminili di Barbara Sanseverino Sanvitale, la contessa di Colorno famosa al suo tempo per bellezza e cultura, fatta decapitare da Ranuccio I Farnese nel 1612, per una pretesa congiura contro di lui, raffigurata in un quadro del XVII secolo, e di Donna Marta Tana Santega Gonzaga, madre di San Luigi Gonzaga, ritratta da un artista vicino a Sante Peranda (Venezia 1566-1638).
A fianco del letto è il piccolo rame con una Madonna orante del faentino Tommaso del Villani (1673), che riprende il dipinto del Sassoferrato della Galleria Ducale a Roma e un piacevole trompe l'oeil con Madonna e il Bimbo del XVII secolo. Di scuola bolognese del XVII secolo è il Carlo Ferrari abate del regno di Napoli.
Il cassettone intarsiato è attribuito a Giovambattista Galli (inizi del XVIII secolo), mentre gli sgabelli imitanti lo stile barocco sono della seconda metà del secolo scorso.
Su di una poltrona è reimpiegato un paliotto ecclesiastico in cuoio lavorato con l'immagine di Sant'Antonio adorante il Bambino.