Collocato sul mastio ha due quadranti, uno interno ed uno esterno ad una sola lancetta e scandisce il tempo con il suono di tre diverse campane. Sul quadrante interno, inverso rispetto a quello esterno, si legge la scritta " Antonio Filipo Felegrinelli 1739 fece"che si riferisce ad un intervento di restauro poiché il meccanismo in ferro a quattro treni fu costruito a metà del 600 per iniziativa del Conte Alessandro Sanvitale
Tre campane servono all'orologio, che rende minuto conto dell'instancabile volo del tempo Mi spiego meglio: la campana inferiore fra le tre mentovate avvisa gradevolmente ogni quarto d'ora, la mezzana accenna sempre successivamente l'ora avvenire (in italiano oggi significa l'ora che sta passando), e la più grossa addita con duplicato suono ogni ora, ma solo quando l'ora è compiuta Con queste parole C. C Fontana descrive l'orologio nel 1696 assicurando così della sua avvenuta costruzione, ma soprattutto ci invita ad "ascoltare il tempo" che viene scandito in un modo assolutamente originale e unico.
Vale la pena soffermarsi un attimo e decifrare i rintocchi, poiché nel restauro è stato reso di nuovo funzionante questo curioso meccanismo.
Sul grande quadrante dipinto sul muro del mastio le 12 ore sono indicate in numeri romani, le mezz'ore con lance gigliate e i quarti con linee semplici. il movimento della "solare" lancetta dorata determina il rintocco delle campane:
· la prima campana suona i quarti:un tocco ogni 15 minuti, due ai 30, tre ai 45, quattro ai 58 minuti di ogni ora;
· la seconda campana suona l'ora che sta passando, ma ha solo sei tocchi per cui al mattino (dalle 7 alle 12) e alla sera (dalle 19 alle 24) bisogna aggiungere mentalmente 6 (inoltre ai tre quarti interviene la terza campana che aggiunge l'ora che verrà con lo stesso meccanismo);
· la terza campana suona l'ora al tocco da 1 a 12 per due cicli del dì e della notte.
Questa minuziosa guida del tempo nella quale si intrecciano psicologia e scienza richiama l'affermazione famosa di Sant'Agostino: "Il tempo se nessuno mi domanda cosa sia lo conosco, ma, se voglio spiegarlo, a chi mi interroga, non so rispondere".