COBAS BOLOGNA

VEDIAMO

il pericolo che il mondo si trasformi in una grande palestina….  la guerra permanente che produce la degradazione delle società…. la crisi della  credibilità della rappresentanza politica…. le grandi manifestazioni che non hanno purtroppo fermato la macchina bellica…. il massacro che continua pur tra tante menzogne....

 CREDIAMO

che siano di fondamentale importanza atteggiamenti e pratiche di sensibilizzazione, testimonianza e coerenza personale (contro-informazione, riduzione dei consumi, boicottaggio….), ma che tali esperienze non possano rimanere disgiunte, ora, da una resistenza efficace contro questa guerra: è necessaria un’ azione forte, che si ponga come obiettivo il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq.

 NON È POSSIBILE ACCETTARE

l’attuale situazione che lede la Costituzione e la nostra convivenza civile attraverso un progressivo imbarbarimento che offende la nostra coscienza.

 

VOGLIAMO CHE IL PARLAMENTO RISPETTI LA VOLONTÀ POPOLARE

che chiede pace, investimenti sociali in scuole, salute, abitazioni, difesa dell’ambiente, cooperazione coi paesi del sud del mondo. Abbiamo amaramente constatato nel corso di questi anni, come parlamentari di opposti schieramenti si siano comportati in modo simile:

NON SIAMO PIÙ DISPONIBILI ALLA DELEGA!

Realizzeremo L’ACCAMPATA che invaderà ad oltranza una piazza di Roma

Fino al rientro dell’ultimo soldato italiano dall’Iraq.

Questo movimento di resistenza civile e pacifica deve crescere:

si potrà spostare da una città all’altra, per arrivare aRoma.

Partirà da

BOLOGNA, SABATO 23 APRILE – DOMENICA 24 APRILE

UN ACCAMPAMENTO DI TENDE IN PIAZZA MAGGIORE

Dalle ore 18.00 del 23 aprile, al mattino del 24 aprile

 Riteniamo che questa azione a Bologna sia il modo migliore per ricordare il 60° anniversario della liberazione e il sacrificio di tanti nostri concittadini:  il 25 aprile 1945  non voleva segnare solo la conclusione di una guerra, ma la fine della guerra, di ogni guerra.

Ciò si tradusse nel suo ripudio sancito nell’articolo 11 della costituzione.

Come possiamo celebrare questa ricorrenza se i nostri soldati fanno parte di truppe di occupazione in vari paesi del mondo?

 

CHIEDIAMO LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I CITTADINI E ASSOCIAZIONI CHE CONDIVIDONO LE NOSTRE PAURE E SPERANZE

 

Noi ci saremo, con i nostri bambini e le nostre chitarre, le poesie e i balli, le parole e le denunce, perché vogliamo unire al rifiuto intransigente della nostra presenza militare, portatrice di violenza, i gesti che parlino di un altro mondo possibile.

 

Valsamoggia contro la guerra
cfarneti@libero.it
    62elena@tiscali.it

 

http://www.nelparmense.it/cobas-er